Prevenzione e trattamento dell’iperacidità gastrica
Per iperacidità gastrica s’intende un aumento della secrezione gastrica che provoca una sensazione di dolore e bruciore soprattutto dopo i pasti.
La secrezione gastrica è regolata da meccanismi di difesa, la barriera gastrica mucosale, che in condizioni di equilibrio proteggono la mucosa gastrica neutralizzando l’acido.
Un’eccessiva produzione di acido gastrico o una diminuzione dell’efficienza dei meccanismi di difesa può causare una serie di patologie che vanno dalla dispepsia al reflusso gastroesofageo fino a danni mucosali e possibili ulcerazioni della mucosa gastrica.
Fattori esogeni come l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ), lo stress, il fumo, un eccessivo utilizzo di alcolici o di caffè, possono essere tra le principali cause di iperacidità gastrica.
I sintomi dell’iperacidità gastrica, vanno trattati, oltre che con farmaci specifici, anche modificando il proprio stile di vita, soprattutto per quello che riguarda l’alimentazione.
Delle buone regole valide non solo per chi soffre di acidità di stomaco sono:
- evitare pasti troppo abbondanti ma preferire pasti piccoli ma frequenti e a orari regolari
- mangiare lentamente
- fare una pausa dopo il pranzo prima di riprendere l’attività lavorativa, evitando però di sdraiarsi, se non prima di 2-3 ore
- smettere di fumare
- fare attività fisica e dimagrire se si è in soprappeso
- limitare l’uso di alcolici e di caffè
- evitare indumenti troppo stretti in vita.
Gli alimenti che vengoni meglio tollerati da persone che soffrono di iperacidità gastrica sono:
- pane e derivati ben cotti ( è invece da evitare il pane fresco )
- la verdura cotta ( quella cruda è meno tollerata )
- la frutta cotta e fresca ( evitando quella acerba, la frutta secca o essiccata )
- il tè leggero, il caffè d’orzo, le tisane e i succhi di frutta ( evitando succhi di pompelmo e agrumi in generale e di albicocca )
- lo zucchero non raffinato ( cercando di limitare la quantità di dolci, soprattutto fritti e farciti )
- il burro e l’olio sono da utilizzare preferibilmente a crudo
- il succo di limone al posto dell’aceto
- la liquirizia aiuta a neutralizzare l’iperacidità; tuttavia il suo utilizzo deve essere limitato perché provoca un aumento della pressione sanguigna.
Sono da evitare invece gli insaccati, i cibi fritti, le carni ed i pesci grassi, i legumi interi, il vino, la birra e le bevande gassate o acide, cercando di evitare anche quelle troppo fredde o troppo calde, le spezie ( soprattutto quelle piccanti ) ed i crostacei.
Qualora i cambiamenti nello stile di vita e nell’alimentazione non risultino sufficienti ad alleviare la sensazione di malessere è possibile ricorre all’uso di farmaci antiacidi che agiscono neutralizzando l’acidà dello stomaco ed eliminando di conseguenza il dolore e il brucione associati.
Uno degli antiacidi più impiegati è Neutrolac, contenente un’associazione di Carbonato di calcio, Alluminio idrossido e Magnesio trisilicato, sostanze antiacide, ad alto potere neutralizzante ad azione pronta e sufficientemente protratta. Alla neutralizzazione chimica diretta operata da queste sostanze si aggiunge l'azione adsorbente e protettiva del gel di silicio che si forma nello stomaco ad opera del trisilicato di Magnesio.
In generale si consigliano 1-2 compresse di Neutrolac, ripetendo la dose se necessario, generalmente dopo i pasti. Le compresse di Neutrolac possono essere masticate o lasciate sciogliere in bocca lentamente.
L’uso prolungato di Neutrolac può dare origine ad ipercalcemia e a compromissione della funzione renale.
Gli antiacidi in generale, possono, con diversi meccanismi, interferire con la somministrazione orale di altri farmaci. In particolare deve essere evitata la somministrazione contemporanea di tetracicline che può dar luogo a complessi insolubili con riduzione dell`assorbimento e dell`attività di tali antibiotici. E`comunque opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’impiego di Neutrolac. ( Xagena_2008 )
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XagenaFarmaci_2008