Prevenzione delle infezioni a livello respiratorio: immunomodulatori ribosomiali


Uno studio, pubblicato su Allergy and Asthma Proceedings, ha dimostrato che il rischio di infezioni respiratorie, causate in prevalenza dai virus dell’influenza e da altri virus respiratori tipici della stagione fredda, si riduce fino al 50 per cento nelle persone con episodi ricorrenti, che si sottopone a una terapia a base di immunomodulatore ribosomiale ( Immucytal ).

Gli Autori hanno preso in esame, analizzato e comparato diversi studi, giungendo a una conclusione indubbia: un ciclo di trattamento con questo farmaco riduce non solo la frequenza delle infezioni, ma anche la loro gravità e durata.

Inoltre l’immunomodulatore ribosomiale è risultato efficace nel prevenire le infezioni broncopolmonari ricorrenti e le infezioni di orecchio, naso e gola anche nei bambini.
Dall’analisi dei dati disponibili, la riduzione di episodi infettivi nei bambini è almeno del quaranta per cento, con percentuali maggiori ( anche oltre il 50% ) nei bambini che soffrono di asma bronchiale.

Secondo i Ricercatori l’immunomodulatore ribosomiale migliora anche la risposta alla vaccinazione antinfluenzale aumentando la quantità di anticorpi prodotti.

Immucytal è disponibile in compresse e in bustine. Le frazioni ribosomiali sono costituite da ribosomi batterici nelle seguenti proporzioni: Klebsiella pneumoniae parti 3.5; Streptococcus pneumoniae parti 3.0; Streptococcus pyogenes gr.A parti 3.0; Haemophilus influenzae parti 0.5, e da frazioni di membrana di Klebsiella pneumoniae parti 15 per un liofilizzato pari a 0.525 mg di RNA ribosomiali.

Immucytal stimola le difese immunitarie locali e generali, sia specifiche che aspecifiche dell'organismo. Studi farmacologici e clinici hanno infatti evidenziato che Immucytal: a) aumenta, a livello delle mucose delle vie aeree, la concentrazione delle IgA secretorie; b) attiva la produzione delle IgA, IgG e IgM seriche e in particolare aumenta la concentrazione delle immunoglobuline specifiche per gli antigeni ribosomiali presenti nel preparato e per i corrispondenti batteri omologhi; c) stimola la memoria immunitaria mediante attivazione degli specifici linfociti T; d) incrementa la fagocitosi da parte dei macrofagi, specie di quelli alveolari, e dei granulociti; e) aumenta la sintesi di interleuchina 1 e 2 ( IL-1, IL-2 ) e di interferone alfa; f) incrementa l'attività citotossica delle cellule natural killer.

Immucytal trova indicazione quale immunostimolante nella prevenzione delle infezioni batteriche recidivanti sia nell'adulto che nel bambino in: - otorinolaringoiatria: rinofaringiti, laringiti, sinusiti, angine, faringiti, otiti; - pneumologia: complicanze infettive delle tracheobronchiti e delle bronchiti.

Riguardo alla posologia non esistono differenze tra adulti e bambini. Il trattamento consiste in 1 compressa ( oppure una bustina ) al mattino a digiuno per 4 giorni alla settimana per 3 settimane consecutive, e 1 compressa ( o bustina ) al giorno per 4 giorni al mese per i successivi 5 mesi.

Gli effetti collaterali che possono verificarsi in seguito a trattamento con Immucytal sono piuttosto modesti. Tali fenomeni sono prevalentemente locali e transitori ( iperscialorrea ). A livello generale si possono verificare episodi sub-febbrili transitori. ( Xagena_2009 )

Fonte: Allergy and Asthma Proceedings, 2009



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