Pulpite, cause e sintomi


La pulpite è un’infiammazione della polpa dentaria dovuta a carie non curate, trauma o da procedure invasive ripetute.

La pulpite diventa un processo irreversibile quando si interrompe l’apporto sanguigno o linfatico alla polpa, con formazione di tessuto necrotico ed aumento della predisposizione alle infezioni.

La diffusione dell’infezione può determinare sinusite purulenta, ascesso cerebrale, cellulite orbitale e trombosi del seno cavernoso.

Il sintomo principale associato alla pulpite è il dolore.
Nella pulpite reversibile si avverte sensazione di dolore in seguito a stimolo ( freddo, dolci ). Il dolore cessa con l’allontanamento dello stimolo.

Nella pulpite irreversibile il dolore può verificarsi anche spontaneamente.
Il paziente ha difficoltà nella localizzazione del dente interessato, a causa della mancanza di terminazioni nervose a livello della polpa.
L’infiltrazione da parte dei batteri o dei metabolici prodotti rende il dente sensibile alla pressione e alla percussione, e con la formazione di un ascesso apicale si ha sollevamento del dente dal suo alveolo.

La diagnosi si basa sulla storia e sull’esame fisico utilizzando stimoli ( freddo, percussioni ). L’uso dei raggi X aiuta a determinare l’estensione dell’infiammazione.

Nella pulpite reversibile, in cui la polpa è ancora vitale, è sufficiente la rimozione della carie e la ricostruzione del dente.

Nella pulpite irreversibile, e con complicanze correlate, il trattamento richiede cura canalare e, a volte, anche l’estrazione del dente.
Qualora siano presenti segni sistemici è necessaria la somministrazione dell’antibiotico. ( Xagena_2008 )



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