Asse tiroide-intestino: in che modo il microbiota influenza la funzione tiroidea ?


Un microbiota intestinale sano non ha effetti benefici solo sull’attività del sistema immunitario, ma anche sulla funzione tiroidea.

Prevalentemente coesistono malattie della tiroide e dell'intestino: la tiroidite di Hashimoto ( HT ) e la malattia di Graves ( GD ) sono le malattie autoimmuni della tiroide (AITD) più comuni e spesso coesistono con la malattia celiaca (CD) e la sensibilità al glutine non-celiaca (NCWS).
Questo può essere spiegato dalla barriera intestinale danneggiata e dal conseguente aumento della permeabilità intestinale, che consente agli antigeni di passare più facilmente e rispettivamente di attivare il sistema immunitario o di reagire in modo crociato con i tessuti extraintestinali.

La disbiosi non è stata riscontrata solo nelle malattie autoimmuni della tiroide, ma è stata segnalata anche nel carcinoma della tiroide, in cui è stato osservato un numero maggiore di ceppi batterici cancerogeni e infiammatori.

Inoltre, la composizione del microbiota intestinale influenza la disponibilità dei micronutrienti essenziali per la tiroide.
Iodio, ferro e rame sono fondamentali per la sintesi dell'ormone tiroideo, il selenio e lo zinco sono necessari per convertire T4 in T3, e la vitamina D aiuta a regolare la risposta immunitaria.

Questi micronutrienti risultano spesso carenti nelle malattie autoimmuni della tiroide, con conseguente malfunzionamento della tiroide.

La chirurgia bariatrica può portare a un assorbimento inadeguato di questi nutrienti e implica ulteriori cambiamenti nei livelli dell’ormone stimolante la tiroide ( TSH ) e di T3.

L’integrazione di probiotici ha mostrato effetti benefici sugli ormoni tiroidei e sulla funzione tiroidea in generale.

È stata condotta una ricerca bibliografica per esaminare l’interazione tra microbiota intestinale e disturbi della tiroide che dovrebbero essere considerati nel trattamento di pazienti affetti da malattie della tiroide.

Potrebbero essere stabilite strategie multifattoriali di gestione terapeutica e preventiva e adattate in modo più specifico ai pazienti, a seconda della composizione dei batteri intestinali.

Sono necessari futuri studi sull’uomo per valutare l’impatto delle alterazioni del microbiota intestinale sulla funzione e sulle malattie della tiroide. ( Xagena_2020 )

Knezevic J et al, Nutrients 2020;12( 6 ):1769

Xagena_Medicina_2020